UNA RIFLESSIONE

I Veda , insieme alla Bibbia ed al Corano , quando vengono letti seriamente ed in conformità al disegno degli autori , non sono in concorrenza ma si completano a vicenda .
Krzysztof Byrski è a tal punto convinto della parentela tra induismo e cristianesimo – un disegno simile accompagna la creazione del mondo , il concetto di sacrificio ha caratteristiche di redenzione semanticamente vicini- che non trova nulla di sconveniente nel vedere proprio nell’induismo ( che temporalmente anticipa decisamente la nascita del Cristianesimo ) una precedente realizzazione dell’incarnazione della divinità nella storia .
Da qui la semplice conclusione che la convinzione così cara al cristianesimo di rappresentare il Corpo mistico di Cristo la si possa estendere a tutta l’umanità.
E il fondamento a sostegno di questa conclusione , scioccante per molti cristiani , è l’idea comune a entrambe le tradizioni del sacrificio di Dio .
Secondo il saggio cinese Confucio le dispute sul senso dell’esistenza stessa sono prive di fondamento , analogamente al dibattito sulla sua sostanza divina .
Egli riconduce i concetti importanti di amore e bontà semplicemente ad un rapporto positivo verso l’altro.
Alla base di questo rapporto sono l’empatia , la comprensione , , la compassione .
Concretamente esso si manifesta nell’onestà del rapporto con l’altro.
Quindi per Confucio non è importante la trascendenza ma gli effetti accessibili all’umana esperienza , del nostro comportamento , qui e ora . . .
La condizione umana , oggettiva ma eternamente in movimento e mutevole come un caleidoscopio , per influsso dell’incessante diasporizzazione del pianeta , si avvicina al modello postulato da Confucio : “non è importante la trascendenza , ma gli effetti , accessibili all’umana esperienza , del nostro comportamento qui e ora “.
Stanislaw Obirek